Alla scoperta del “Carmelo” dimenticato. Indagine storico culturale di Saro Taranto nella Comiso del XVI secolo

E’ stato presentato giovedì 22 il testo di Saro Taranto, a cura di Renato Meli, “Il Carmelo a Comiso. Recupero della Memoria”, Fondazione San Giovanni Battista Editore. Una presentazione molto partecipata nella splendida cornice del Circolo Velico di KauKana, alla presenza di Taranto, Meli e del presidente del Circolo Velico. A moderare la giornalista Valentina Maci.

Un tema molto complesso quello trattato da Saro Taranto che sottolinea lo spessore della conoscenza dello spirito carmelitano non soltanto nella sua storia legata a Comiso (Rg). Una storia che parte dal profeta Elia e arriva ai giorni nostri, attraverso svariati mutamenti che l’hanno intessuta di uno valore di fatto anche ‘sociale’ e non solo religioso. La storia dei monasteri carmelitani a Comiso, sui cui resti sorgono oggi il Comune e una scuola e le vicissitudini della giovane comisana Beatrice Giacchenetto che insieme a Pietro Palazzo è stata fondatrice dei monasteri per le ‘donzelle ricche’ e per quelle ‘povere’. E ancora la vita di Pietro Palazzo e le sue opere, i viaggi. Fino ad arrivare ad oggi, alla scoperta nel cimitero di Comiso di una tomba recante sulla lapide lo stemma carmelitano stilizzato, scudo sormontato dalla corona al cui interno vi è la croce con le tre stelle, la progettazione della traslazione dei “resti mortali delle monache di Regina Coeli” presso la cappella cimiteriale della “famiglia del farmacista Ignaccolo Antonino, trasmessa in eredità alla Chiesa Madre di Comiso”.

Una storia-cornice quella del “Carmelo a Comiso” all’interno della quale si possono ritrovare svariati input da approfondire, così come ha intenzione di fare Saro Taranto nella sua veste di fedele e di scrittore riportando alla luce fatti che possono dare nuovo respiro allo spirito carmelitano svelando radici mistiche ancora oggi tutte da scoprire.

A corredo del testo documenti e fotografie, molte delle quali inedite del fotografo Filippo Campanella, che arricchiscono l’opera.

Rosario (Saro) Taranto nasce a Comiso ne’54. Nell’80 consegue la laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Siena, si abilita alla professione di Medico-Chirurgo. Svolge a Comiso l’attività di medico di medicina generale. Nel 2007, scopre la spiritualità carmelitana-teresina e dal 2013 è carmelitano dell’Ordine Secolare Scalzo (OCDS) della Fraternità di Chiaramonte Gulfi.

“Mi è sempre gradito -scrive Renato Meli nella nota del curatore- riportare alla luce e preservare tratti della nostra storia per trasmetterli a quanti desiderano conoscerli (…). Un racconto che parte dal riferimento biblico al Monte Carmelo nel Libro dei Re, alla conseguente devozione della Madonna del Carmelo che ha ispirato lungo la storia numerosissime comunità religiose”.

Renato Meli è presidente della Fondazione San Giovanni Battista, direttore dell’Ufficio per i problemi Sociali e il Lavoro di Ragusa, fondatore della ‘Fondazione San Giovanni Battista Editore. Ha anche lavorato per i Beni Culturali della Regione Sicilia.

La presentazione è a cura di Sr Paola di Gesù Crocifisso, Carmelitana Scalza.

“Nel 2007 -scrive in premessa Saro Taranto- le strade della mia vita si sono incrociate fino a confluire con quelle della spiritualità carmelitana. (…) Con queste pagine si vuole rendere grazie alla SS. Trinità per averci donato Santa Teresa di Gesù (Teresa de Cepeda y Ahumada, nata il 28 marzo 1515 ad Avila, deceduta nell’ottobre del 1582 ad Alba de Tormes”.

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Pubblicato da Valentina Maci

Giornalista pubblicista e interprete. Adoro scrivere, nel mio blog trovi un po' del mio lavoro e le mie passioni come la sezione 'Book Addicted'

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