“In seguito alle sollecitazioni ricevute dai cittadini siciliani sulle difficoltà di reperire alcuni medicinali a base di glutatione, abbiamo ritenuto opportuno chiedere chiarimenti al direttore dell’AIFA, Agenzia Italiana del Farmaco, Luca Li Bassi”. E’ quanto dichiarano in una nota la presidente della Commissione Affari Sociali della Camera, Marialucia Lorefice e il deputato regionale Stefano Zito (m5s), che riferiscono:
“Il direttore Li Bassi, che ringraziamo per la pronta disponibilità a rispondere in modo trasparente ai bisogni dei cittadini, ha spiegato che per quanto riguarda il farmaco RITION 600 la carenza è dovuta a problemi produttivi risalenti a 4 marzo 2019 con data di presunta fine prevista per il 31 dicembre 2019.
Relativamente al farmaco TAD 600 – proseguono Lorefice e Zito – la commercializzazione risulta sospesa dal 9 gennaio 2019. Tuttavia, poiché non esiste alcun vincolo che obblighi le aziende farmaceutiche a mantenere in commercio i propri medicinali, per far fronte al problema della carenza, le strutture sanitarie possono attivare la procedura di importazione del medicinale analogo autorizzato all’estero ai sensi del D.M. 11/05/2001. A tal fine l’Ufficio Qualità dei Prodotti e Contrasto al Crimine Farmaceutico dell’AIFA fornisce supporto e chiarimenti alle strutture sanitarie che ne abbiano necessità.
Con riferimento, infine, al farmaco TATIOLIN 600, – riferiscono i deputati -il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio, Teofarma, ha informato l’AIFA che la specialità risulta disponibile e che è prevista un’ulteriore fornitura per questa settimana.
Il lavoro intrapreso dal ministero della Salute e dall’ AIFA per assicurare la continuità terapeutica – spiegano – si sviluppa mediante l’istituzione di un apposito Tavolo ministeriale, nonchè attraverso il coordinamento con le agenzie regolatorie degli altri Stati Membri e con l’introduzione di specifiche norme nazionali che mirano ad ottenere maggiori garanzie sulla produzione dei farmaci. A tal proposito ricordiamo che l’articolo 13 del Decreto Calabria prevede che il titolare dell’Aic (autorizzazione all’immissione in commercio) del medicinale comunichi entro quattro mesi, anziché due come in passato, l’interruzione temporanea o definitiva della commercializzazione del medicinale, per consentire ad Aifa di avviare ogni necessaria iniziativa per scongiurare possibili carenze del farmaco.
Ci auguriamo che attraverso queste iniziative vengano assicurate a tutti i cittadini le cure adeguate e le informazioni corrette sui medicinali.” Concludono Lorefice e Zito.
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