COMISO E’ GIA’ IN FERMENTO, PRENDERANNO IL VIA OGGI LE CELEBRAZIONI IN ONORE DI MARIA SANTISSIMA ADDOLORATA. LA FESTA E’ IN PROGRAMMA LA TERZA DOMENICA DI MAGGIO
Centonove anni di tradizione. Centonove anni di devozione. La città di Comiso torna in festa, come succede a maggio, per un momento di grande spessore religioso, storico e culturale.
Prendono il va oggi in chiesa Madre, i solenni festeggiamenti in onore di Maria Santissima Addolorata con il tradizionale “Settenario” che quest’anno, sino al 16 maggio, saràpredicato dal sacerdote Mario Barbero, missionario della Consolata. In preparazione dei momenti clou, per sette giorni, al termine della messa, una fase vibrante e riccadi pathos, il canto della “Sittina”, con la preghiera che di volta in volta sarà animata da gruppi e associazioni differenti, farà rivivere ai fedeli i dolori di Maria. In particolare, viene declamato un testo dialettale di origine antichissima e composto da sette strofe che parla dei sette dolori della Vergine: la profezia di Simeone, la fuga in Egitto, la sosta di Gesù nel tempio, l’incontro sulla via del Calvario, la crocifissione, la morte e la deposizione con la sepoltura. Al termine, i fedeli, con la recita di alcuni versi in dialetto, esprimono l’adesione al progetto di salvezza divino che passa necessariamente attraverso il dolore e la morte. La partitura originale è per banda. Nei primi del ‘900 è stata adattata per essere eseguita con l’organo. Le “spate” saranno eseguite dal tenore Alessandro Cassibba, dal baritono Salvino Vicino e dal tenore Domenico Giarraffa, accompagnati all’organo Annibale Lo Bianco dal maestro Claudio Palacino. La festa dell’Addolorata si celebra la terza domenica di maggio, quest’anno quindi il 19. Il parroco di Santa Maria delle Stelle, don Innocenzo Mascali, assieme ai componenti del comitato dei festeggiamenti, con in testa il vicepresidente Roberto Giannone, il segretario Alessandro Cassibba e il tesoriere Dario Brafa, hanno predisposto una serie di iniziative che, come sempre, sono destinate a richiamare un numero consistente di fedeli. “Come ogni anno, il comitato, composto anche da molti portatori e da molti cari amici – afferma Giannone– si è adoperato nella raccolta di sostegni economici da parte di sponsor. Come sempre, nonostante la situazione di crisi, lo slancio di partecipazione di tali sostenitori è stato non dissimile da quello degli scorsi anni. Tutto ciò a testimonianza della grande attenzione che i comisani riversano nei confronti di questo straordinario momento di festa”. Molto significativo il messaggio ai fedeli che l’arciprete parroco ha inteso trasmettere per l’occasione alla comunità con gli altri sacerdoti, i vicari parrocchialiAntonio Baionetta e Angelo Strada. “Davanti al mistero d’amore compiutosi sul Calvario – sottolinea don Mascali – scaturiscono spontanei due sentimenti. Il primo è un senso di gratitudine verso la Madre Addolorata che ai piedi della croce ha cooperato con il Figlio alla nostra redenzione. Il secondo sentimento che suscita l’Addolorata è il desiderio di contemplare il Crocifisso, di lasciarci sorprendere ogni giorno da Lui. La croce è il grande mistero dell’amore di Dio per noi da contemplare senza fine”. Ogni giorno, durante il solenne Settenario, ci sarà alle 9 la celebrazione eucaristica, alle 18,30 la recita del Santo Rosario e la recita della Coroncina del mese di maggio mentre alle 19 prenderà il via la celebrazione eucaristica a cui seguirà la tradizionale Sittina. Il culto alla Madonna, venerata presso la Chiesa Madre Santa Maria delle Stelle, si è sviluppato in modo particolare dal 1774, anno in cui fu acquistato a Napoli l’attuale simulacro che fino al 1910 veniva portato in processione il Venerdì di Passione, ovvero il Venerdì che precede la Domenica delle Palme.Ma proprio centonove anni fa, su richiesta dei fedeli “matricrisiari”, i parrocchiani della chiesa Madre, monsignor Luigi Bignami, arcivescovo della Diocesi di Siracusa, decise di posticipare l’evento proprio a maggio, mese tra l’altro dedicato alla Madonna. Per i devoti e per la comunità religiosa della città di Comiso si tratta di un appuntamento molto atteso e insostituibile. Per tutta la durata della festa, l’emozione è palpabile e rinnova il grande legame esistente tra i fedeli comisani e la Madonna Addolorata. Venerdì, a mezzogiorno, lo sparo di salve a cannone e il festoso scampanio daranno l’annuncio gioioso dell’inizio dei festeggiamenti a tutta la città. Il settenario sarà animato dall’arciconfraternita del Santissimo Sacramento e dalla confraternita di Maria Santissima Addolorata. Sabato la celebrazione eucaristica delle 19 sarà animata dall’associazione Mater Ekklesia e dai rappresentanti dei club services presenti in città. Il settenario sarà declamato dal laboratorio teatro classico dell’istituto G.B. Vico – Umberto I – R.Gagliardi di Ragusa, diretto da Luca Iacono e Fabio Guastella.