Il Ramadan e la notte del destino sacra ai musulmani. Il Ramadan è il quarto degli Arkàn al-Islàm, i cinque pilastri dell’Islàm, ed è il nono mese dell’anno islamico. Non sarà un caso che la parola Ramadan inizi con una lettera che ha la forma di una falce di luna. Il nono mese del calendario islamico dura 29 o 30 giorni, il numero dei giorni varia in base all’osservazione della prima falce di luna nuova, essendo i mesi del calendario islamico basati proprio su una scansione del tempo lunare. Il calendario islamico è un calendario lunare in cui l’anno zero corrisponde al 622 d.C., anno in cui il profeta Maometto e i primi devoti musulmani si trasferirono dalla città de La Mecca a quella di Medina, emigrazione nota come l’égira. Il calendario lunare dura circa dieci giorni in meno rispetto a quello solare gregoriano. Ogni anno tutti i mesi islamici arrivano con dieci giorni di anticipo rispetto all’anno precedente. Il digiuno del mese di Ramadan consiste nell’astensione dal cibo, dalle bevande, dai vizi, dall’alba al tramonto. Non è soltanto un digiuno per il corpo ma lo è soprattutto per lo spirito. La ‘Laylat al-Qadr’ è la notte in cui Allah attraverso Jibrìl, l’arcangelo Gabriele, dettò in sogno al profeta Muhammad il Corano che per i musulmani è parola di Dio. Sono cinque i versi dedicati nella Sura del Destino, la numero 97, alla sacra notte in cui il Corano discese tra gli uomini: “Abbiamo certamente, fatto discendere (il Corano) durante la notte di Al-Qadr. E chi ti dirà qual è la notte di Al-Qadr? La notte di Al-Qadr è migliore di mille mesi. Durante questa notte gli Angeli e lo Spirito discendono, con il permesso del loro Signore per ogni ordine. Essa è pace e salvezza fino all’alba”. Per i musulmani è la notte in cui Allah perdona i peccati ed esaudisce i desideri, ma non avendo la certezza di quale notte si tratti esattamente, i fedeli passano tutte le notti dispari degli ultimi dieci giorni a pregare. L’inizio del digiuno dovrebbe coincidere con il primo giorno di luna nuova del mese lunare, mentre l’ultimo giorno dovrebbe essere determinato dalla luna nuova di Shawwal che è il mese che segue il Ramadan. A Comiso il mese di Ramadan è stato ‘inaugurato’ all’insegna della pace tra i popoli sabato pomeriggio. Il sindaco di Comiso Maria Rita Schembari ha voluto portare il suo saluto alla comunità islamica che si accingeva ad iniziare il mese sacro. Immancabili i datteri di buon auspicio per il mese sacro ai musulmani. C’erano anche alcuni esponenti della giunta e del consiglio. La moschea Ar-Rahman di Comiso ha aperto le sue porte per lanciare un messaggio che uscisse dalla moschea stessa per arrivare ai cuori e lo ha fatto attraverso l’incontro con le istituzioni. In un periodo relazionale complesso tra le religioni in cui il terrorismo tenta di minare costantemente l’equilibrio di una sana e pacifica convivenza la possibilità concreta che si possa, conoscendosi, trovare il filo che unisce è stata ampiamente sottolineata in questo incontro speciale. C’erano l’Imàm della moschea e i musulmani, c’erano degli ospiti, e c’era Zouhaier Amor, presidente del Centro Culturale Islamico Ar-Rahman di Comiso che ha affermato:
Le foto
(Foto di Valentina Maci -vietata la diffusione)
“È stato un grandissimo onore per la comunità islamica ricevere il sindaco di Comiso in occasione dell’inizio del mese di Ramadan, il mese del digiuno dei musulmani. Ringraziamo anche tutti i nostri amici e i nostri colleghi, i nostri concittadini e il titolare dell’azienda Siriac per il suo aiuto e il suo conforto. Il mese di Ramadan è un po’ difficile per noi che viviamo fuori dal nostro Paese natìo. Dobbiamo continuare a lavorare, a rendere sempre, forse più nel mese di Ramadan che in altri periodi. Alcuni di noi sono lontani dai loro familiari, altri sono soli qui, ma con l’aiuto di Allah il nostro sacrificio sarà ricompensato. Il Ramadan non è solo il digiuno dal mangiare e dal bere, dai vizi, è soprattutto il digiuno dalle cattive azioni. Bisogna comportarsi bene, aiutare il prossimo, provare la fame che provano i poveri. La sera è una usanza ma anche un dettame dell’Islàm quello di ospitare dei poveri alla nostra tavola. Il Ramadan è una festa importantissima per l’Islàm e i musulmani ne hanno molto rispetto”. “La città di Comiso cresce e si evolve, cresce in armonia, ha dichiarato il sindaco Maria Rita Schembari- con la folta e molto attiva comunità islamica. Essendo sabato il giorno ufficiale dell’inizio del mese di Ramadan mi è sembrato giusto da primo cittadino andare alla moschea, essere presente, porgere il mio saluto e il mio augurio. Una comunità cresce bene solo quando è in armonia. La città di Comiso nella mia persona porge il suo saluto agli amici della comunità islamica”.
Fonte: quotidiano La Sicilia 6-05-2019