Fonte: Quotidiano “La Sicilia” di oggi
Acate è in lutto. Vito D’Amanti si è spento a soli 48 anni lasciando due figli e la moglie, la famiglia, gli amici, una cittadinanza intera, sconvolti. Vito non è morto con un incidente stradale ma d’infarto. Una morte che di solito non finisce nelle pagine di cronaca. Questa volta però è diverso perché la rabbia e il dolore si intensificano l’uno con l’altro. Vito, secondo il racconto di alcuni testimoni che hanno vissuto questa tragedia da vicino si era recato l’altro ieri sera presso la Guardia Medica di Acate perché non si sentiva bene: “C’era andato con i suoi piedi”- dicono. Da lì a poco il dramma. Il medico della guardia medica presta i primi soccorsi, parte la chiamata al 118, sono le 22.30 (L’orario è testimoniato dal sindaco di Acate Giovanni Di Natale che ne ha chiesto conferma al Centro del 118 di Catania). Anche sull’orario della telefonata però ci sono dubbi da sciogliere. Intanto, sopraggiunge un cardiologo chiamato evidentemente da qualcuno che si trovava lì e che non sapeva più cosa fare vedendo Vito peggiorare. I secondi, i minuti scorrono, Vito sta sempre più male. Secondo i testimoni non c’era neppure il defibrillatore presso la Guardia Medica così è stato fatto il massaggio cardiaco. L’ambulanza arriverà dopo 20 o forse 30 o forse 45 minuti. Il Centro di Catania ha potuto fornire al sindaco solo l’orario della telefonata. Chi era lì dice che “non è arrivata certo prima di mezz’ora”. Ma non ci sono certezze. L’unica certezza è che quando l’ambulanza è arrivata da Comiso è rimasta ferma. Vito era morto. I forse in questa drammatica vicenda sono tanti, troppi, nessuno al momento è in grado di dire se Vito avrebbe potuto essere salvato. La certezza è che ad Acate, e ne abbiamo purtroppo molte volte già scritto, l’ambulanza si guasta spesso, è obsoleta. Forse Vito sarebbe morto comunque ma la domanda alla quale tutta Acate, basta scorrere facebook, pretende una risposta è: “Si è fatto tutto il possibile?” Morire in Guardia Medica, impotenti, dopo aver denunciato tante e tante volte il problema ambulanza fa salire la rabbia. Acate non aveva l’ambulanza dal 24 aprile. Così il sindaco Giovanni Di Natale: “Ho segnalato all’ufficio logistico che dal 24 non c’è un’ambulanza. Mi avevano assicurato che sarebbe arrivata tra l’altro ieri e ieri mattina. Ieri mattina, senza ancora sapere della tragedia avevo chiamato per sollecitare ma mi hanno detto che non era possibile avere l’ambulanza. Adesso so che ne avremo una operativa dalle 20.00 alle 8.00. Di più non si può. Non so se ci sia o no il defibrillatore in Guardia Medica. A nome mio e di tutta la cittadinanza porgo le più sentite condoglianze alla famiglia di Vito D’Amanti, alla moglie e ai figli, al consigliere Giovanni Occhipinti. E’ straziante per tutti noi”. I funerali si terranno domenica 28 alle 15 nella Sala del Regno dei Testimoni di Geova di via Salvo D’Acquisto 2. Adesso è il momento del dolore e in casi come quello di Vito dovrebbe essere anche quello del silenzio. Acate vuole delle risposte. “Dobbiamo scendere in piazza per una manifestazione pacifica dopo le esequie”, propongono su facebook “non esistono cittadini di serie A o di serie B”.