Oltremente2018, i Fawda con ‘Road to Essauira’ incantano Punta Secca

“Ma come posso non abbattermi? Come posso non cedere allo sconforto? Il mio pensiero corre già a quel mattino in cui gli uomini caricavano i cammelli preparandosi al lungo viaggio e io vidi ´Unayzah per l’ultima volta. Queste mie lacrime possono forse lenire il dolore. Ma a che serve ora spanderle su una traccia svanita? (…) E gli uccelli non erano ancora usciti dai nidi, quando, di primo mattino, mi allontanai a cavallo attraverso il deserto”  (Imru ‘l-Qays- Muallaqah in onore dell’amata)

Sono poesie in versi quelle dei Fawda. Versi nei quali riecheggia la poesia araba preislamica, che parlano di viaggi, di sogni, di speranza. Che parlano d’amore, della donna amata. Parlano di storia e raccontano storie. Fusion jazz misto a sonorità magrebine.

Ieri sera a Punta Secca con il loro ‘Road to Essauira’ hanno incantato il pubblico. Delle sonorità che muovono dalla Musica Gnawa marocchina al jazz, alla musica contemporanea. Un viaggio emozionante quello che regala la musica dei #FawdaTrio. Lo spettatore viaggia con la mente e con l’animo tra carovane del deserto e divinità grazie ad uno sperimentalismo sonoro innovativo che penetra l’animo facendo sì che l’Oriente sia più vicino che mai. Con le sue magie, le sue musiche, i cantastorie.

Il Fawda Trio nasce a Bologna nel 2011 dall’incontro tra i musicisti Fabrizio Puglisi, Danilo Mineo e Reda Zine originario di Casablanca. La musica dei Fawda naviga tra repertorio sacro e profano, testimoniando un patrimonio musicale aperto alle influenze di altri linguaggi. Omaggiano la donna i Fawda.

L’impronta dei Fawda proviene dal suono basso e caldo del Guembrì, strumento tradizionale magrebino a tre corde che si fonde con l’elettronica.

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“Road to Essaouira”, prodotto dall’etichetta Original Cultures, è stato inciso in Marocco nel 2016, in collaborazione con Dj/producers londinesi. L’album è inserito nelle programmazioni di RADIORAI e della BBC.
Il Cd è stato inciso in quartetto con Reda Zine (guimbrì e voce)Fabrizio Puglisi (piano, ARP Odysey synth, percussioni, voce)Danilo Mineo (percussioni, voce)Brother Martino (mpc, synths)

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“The album is conceived as a journey to Essaouira and features original compositions by Fawda Trio, who work at the nexus of African-American traditions and Gnawa music with keyboards, percussions, and gimbri, as well as two electronic pieces based on sampling by SwamiMillion and covers of traditional Gnawa and Morrocan pieces. The result is absorbing, compelling, addictive and completely unique – a great listening experience!” (http://www.jazzmanrecords.co.uk/fawda-trio-road-to-essaouira)

La musica dei Fawda è un grande esempio di integrazione culturale. Con i loro canti, le loro musiche, il contesto nel quale lasciano lentamente immergere chi li ascolta, trasmettono un messaggio di pace e speranza. Grande esempio d’integrazione.

#music #world #fusion #gnawa #morocco #italia

I Fawda hanno suonato a Punta Secca per OLTREMENTE FESTIVAL giunto quest’anno alla quarta edizione e che vede come docente d’eccezione del laboratorio musicale Michael Moore. Il festival è stato selezionato dal Bando “Nuovo Imaie 2018” e gode del patrocinio del “Comune di Santa Croce Camerina“.   Quattro serate dedicate al jazz in un progetto musicale che coniuga la musica contemporanea, il jazz e il territorio, attraverso concerti, arte e laboratori musicali. La manifestazione, promossa dall’Associazione Culturale Quattroetrentatre presieduta da Claudio Zarba e che porta la firma del direttore artistico Alessandro Nobile. 

Road to Essaouira.jpg

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https://originalcultures.bandcamp.com/album/road-to-essaouira

https://diaspora.koehn.com/tags/gnawa

Pubblicato da Valentina Maci

Giornalista pubblicista e interprete. Adoro scrivere, nel mio blog trovi un po' del mio lavoro e le mie passioni come la sezione 'Book Addicted'

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